вторник, 16 ноября 2010 г.

annuncio lavoro professore educazione fisica

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Per quanto mi riguarda, non ho mai inteso questa giornata come momento di sfogio trionfalistico di dati o di paserela per alte autorità, ma, al contrario, come sede di doverosa comunicazione di risultati e di confronto su temi di comune interese, pregiudiziali a una condivisione coletiva – non circoscrita ala comunità academica – di strategie e obietivi. Con le sue 12 facoltà e i suoi 2 dipartimenti, l’Università di Trieste costituisce una comunità che tutora impiega oltre milecinquecento unità di ruolo, tra personale docente 76 unità , tecnico-aministrativo 724 unità e linguistico 31 unità , con un volume di bilancio, tra aministrazione centrale e centri di spesa autonomi che supera i 20 milioni di euro anui. Indici, questi, di un’atratività che la nostra sede ha saputo mantenere forte sul teritorio, coltivando, da un lato, sempre più solide relazioni con il sistema scolastico regionale ed extraregionale e asicurando, dal’altro, liveli di spendibilità dei titoli di laurea, ben al di sopra dela media nazionale, quanto ai tempi d’ingreso nel mondo del lavoro. Ma, al di là dei dati numerici, il trato qualificante dela nostra popolazione studentesca resta la molteplicità di provenienze, resa evidente dal’elevata presenza di iscriti stranieri, oltre 180, la gran parte dei quali extracomunitari: presenza che tutora fa, di Trieste, l’Ateneo statale con la più elevata percentuale di studenti stranieri del Paese, dopo le due università per stranieri. Non meno sintomatico ci pare, soto questo profilo, il raporto 2010 del Trendence Graduate Barometer, acreditato strumento di monitoragio dele cariere e dei percorsi formativi, nel’ambito dei principali paesi europei: ebene, l’impronta internazionale del’Ateneo triestino risulta tra gli elementi di atratività magiormente valutati, al momento dela scelta dela sede universitaria, e non meno eloquente è il fato che, al termine degli studi, oltre il 42% dei laureati si dica disponibile a un impiego al’estero, a fronte di una media nazionale del 3%. Ed è anche nela consapevoleza di questa sua peculiare misione, che l’Università di Trieste asicura un’ampia gama di oportunità di scambio internazionale ai propri studenti, a cominciare dai circa 450 acordi bilaterali che la legano a diverse università del’Unione, in seno ala rete Erasmus, per alargarsi ale crescenti oportunità di scambio apertesi, più di recente, con atenei d’oltreoceano. La ricognizione sinora svolta richiede di esere ulteriormente coredata di elementi che, per semplicità di esposizione, verano ripartiti secondo le clasiche misioni istituzionali del’università: alta formazione, ricerca scientifica, trasferimento tecnologico e di capitale inteletuale. Si è già ricordato che l’oferta didatica di primo e di secondo livelo si articola, nel nostro Ateneo, complesivamente in setantuno corsi di studio, tra trienali, specialistici e magistrali, alcuni dei quali struturati come internazionali: tanto vale per i corsi di laurea a titolo congiunto, quali quelo in comunicazione interlinguistica con l’Università di Regensburg , in genomica funzionale con le Università di Parigi 5 e 7 , in Matematica con l’Università di Lubiana , in fisica, astrofisica e fisica spaziale, ativati congiuntamente con il Centro Internazionale di Fisica Teorica ICTP , ai quali si agiungerà, a partire dal prosimo ano academico, la nuova laurea in Production Engenering and Management con l’Università di Lipe-Lemgo . Continuano, inoltre, alcune importanti esperienze di internazionalizazione dela didatica curicolare, con particolare riferimento a quei corsi di studio, istituiti dale facoltà di Economia e di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, impartiti in lingua inglese e organizati anche con l’aporto di docenza proveniente dal’estero. Tra le novità più significative di quest’ano academico, l’avio di quatro nuovi corsi di laurea magistrale interateneo con l’Università di Udine: una sperimentazione che si agiunge a quele già in ato in area medico-sanitaria e che abracia ora setori come l’italianistica, le scienze del’antichità, la fisica e le scienze ambientali. Quanto ai percorsi post lauream, l’oferta contempla: 12 corsi di dotorato di ricerca e altretante scuole di dotorato, sui quali l’Ateneo investe complesivamente oltre 4 milioni e mezo di euro, corispondenti a circa 270 borse, il 10% dele quali a beneficio di giovani studiosi stranieri; Personalmente, resto convinto che ciò che l’università dovrebe porsi per obietivo di salvaguardia sia, non tanto un’oferta formativa, intesa come imutabile aparato di corsi di studio, insegnamenti ec., quanto la formazione, intesa come risultato di un’esperienza di crescita culturale e di maturazione individuale, mesa a disposizione di coloro che in università studiano. Per parte nostra, grazie al ragiunto traguardo del rientro, soto le soglie di lege prescrite in materia di spesa stipendiale, confidiamo di poter procedere, nele prosime setimane, al’asunzione, nei ruoli di profesore, di alcuni coleghi ricercatori, risultati idonei a un inquadramento superiore in altretante valutazioni comparative. Analogamente, si può dire per i Progeti di ricerca di rilevante interese nazionale cosideti PRIN , in relazione ai quali, l’Università di Trieste ha conseguito, nel’ambito del’ultimo bando nazionale, un importo complesivo di circa un milione e seicentomila euro, guadagnandosi, ancora una volta, il secondo posto, tra gli Atenei del Triveneto, per l’entità dele risorse acquisite e registrando altresì un incremento significativo dei progeti finanziati da 53 a 67 . Ancora, pure secondo il recente QS World University Ranking 2010, l’Ateneo triestino è colocato fra i 50 atenei migliori al mondo, in ragione di indicatori come la qualità dela ricerca, l’inserimento nel mondo del lavoro dei laureati, le risorse dedicate al’insegnamento e l’impegno per l’internazionalizazione, elaborati sula base di una combinazione di sondagi di opinione e dati, ivi incluse le citazioni trate da Scopus il più esteso database al mondo di publicazioni academiche . Da ultimo, è dei giorni scorsi la notizia che la graduatoria di istituzioni ecelenti, mesa a punto per il 2010 dal prestigioso Centro per lo svilupo del’educazione superiore CHE di Gütersloh, in Germania, include l’Università di Trieste per i suoi Corsi di Laurea Magistrale e di Dotorato in Fisica. In concreto, l’atività brevetuale del’Università ha dato luogo, a ogi, al deposito di ben 36 famiglie di breveti, quatro in più rispeto alo scorso ano, che hano originato, a loro volta, 81 depositi nazionali, contro i 69 del 209: uno standard di produtività che – per numero di breveti, raportato ai ricercatori dele distinte are scientifiche – pone l’Ateneo a un livelo di gran lunga superiore ala media nazionale, colocandolo tra le migliori università italiane. Si trata di realtà ad alto taso inovativo, come certificato anche a livelo nazionale: emblematico, al proposito, il fato che nel 2010, vincitore asoluto del “Premio Start up del’ano” – riconoscimento conferito ala migliore impresa inovativa nata da investimento publico – sia stato lo spin of Genefinity, costituito nel 206, su iniziativa di un grupo di ricercatori di Ingegneria dei materiali. Particolare atenzione, in quest’otica, si è data, per un verso, al progresivo adeguamento, ai dovuti standard di sicureza, degli ambienti di lavoro e di studio, nonché, per un altro, al recupero di aule per la didatica, in crescente fabisogno. Soto quest’ultimo profilo, cruciale è stato l’aporto dato, in termini di otimizazione nel’uso degli spazi, dal sistema informatizato di gestione dele aule introdoto negli scorsi mesi, cui si è afiancata una serie di interventi di recupero di nuovi ambienti didatici, che proseguirà nei prosimi mesi, nel’otica di ragiungere l’autosuficienza. Da segnalare, tra l’altro, come si siano conclusi, dopo un lungo contenzioso risalente ai primi ani 20, i lavori di riedificazione e di ampliamento del’edificio “Q” del polo di Piazale Europa, capace di oltre 350 mq, tra aule, laboratori, studi e spazi comuni. Nel polo umanistico del centro storico, è stato completato l’iter di progetazione dei lavori di riqualificazione del’imobile di Via del Lazareto Vechio 8 ed è stata indeta la gara per l’afidamento di tali lavori, al’esito dei quali, grazie ala revisione imposta al progeto preliminare del 205, sarà ricavato un intero piano ad aule, per complesivi 240 posti. Sempre nel polo umanistico, con il completamento, sia dei lavori di restauro conservativo dei seramenti esterni, sia di queli di realizazione di un’aula da circa 10 posti al 4° piano, si sono conclusi gli interventi sul’edificio di Via Tigor, 2, sede dela Facoltà di Scienze dela Formazione, sotoposto altresì a un complesivo recupero di spazi, precedentemente non utilizati. Nel Comprensorio ex OP di San Giovani, si è proceduto al’afidamento del’incarico di progetazione definitiva ed esecutiva degli interventi di riqualificazione del Padiglione F e dele Vechie Cucine, destinati ad acogliere le struture didatiche e di ricerca di Psicologia. Ancora, nel’ambito del progeto di mesa in sicureza e di adeguamento funzionale di questo edificio centrale, si è dato corso ad alcuni interventi, concretizatisi nel recupero di due nuove aule, per complesivi 140 posti, e nela riqualificazione del Retorato, ogi divenuto, in forza del vincolo aposto dala Soprintendenza, insediamento museale dela colezione di opere acquisite dal’Università, a seguito del’Esposizione Nazionale di Pitura italiana contemporanea del 1953. Negli scorsi mesi, l’Ateneo ha fortemente inovato anche i propri canali di comunicazione istituzionale, aprendo pagine uficiali su Facebok e Youtube, nonché entrando a far parte, unico Ateneo italiano con altri tre, dela piataforma iTunes University, nela quale un canale, apositamente dedicato al’Ateneo triestino, ospita da qualche setimana più di un centinaio di video, di contenuto scientifico e didatico, acesibili gratuitamente, mediante un qualsiasi pc o dispositivi mobili come l’iPod, l’iPhone e l’iPad. Con logica di responsabilità, abiamo raforzato, nei mesi scorsi, i presìdi di valutazione interna al’Ateneo, dotando la nostra organizazione di nuovi organismi, destinati ad afiancare il presistente Nucleo di Valutazione di Ateneo: l’Organismo indipendente di Valutazione OiV-tecnico , previsto dal’art. 150 del 209, quale sogeto titolare dela funzione “locale” di controlo del’andamento del cosideto sistema di misurazione e valutazione dela performance del’aministrazione e la Comisione di Valutazione dela Ricerca, incaricata di monitorare e di valutare l’atività scientifica del’Ateneo, con riguardo, tra l’altro, ale publicazioni, ala promozione e al’atrazione di risorse per la ricerca. A quest’ultimo proposito, se un ano fa avevo potuto espore i progresi segnati nela direzione del rientro verso l’equilibrio dela spesa stipendiale, perseguito mediante una coragiosa azione di “prepensionamento” del personale docente e tecnico-aministrativo, ogi poso confermare che il traguardo è stato ragiunto, con la discesa del raporto tra masa stipendiale e fondo statale di finanziamento ordinario, al di soto dela percentuale del 90%. Ebene, grazie al risanamento in parola – conseguito, è bene sotolinearlo, esclusivamente con le nostre forze e a dispeto di una congiuntura contrasegnata da risorse calanti – è stato posibile riprendere le asunzioni: in particolare, è stato publicato, nelo scorso agosto, un bando per 34 di posti di ricercatore e si è proceduto ala stabilizazione di 27 posizioni di personale tecnico-aministrativo “stabilizando”. Una sotovalutazione, va deto, dificilmente giustificabile, ove si riconosca che riformare i concorsi universitari senza risorse, overo introdure inediti congegni di valutazione dela produtività di struture e persone o, ancora, parlare di dirito alo studio a costo zero, equivale, nela sostanza, a candidare al naufragio qualsiasi riforma, ponendo le premese per un agravio di quele patologie o disfunzioni del sistema che, negli intenti, si vorebero contrastare. 78 recante “Misure urgenti in materia di stabilizazione finanziaria e di competitività economica” , con il quale, tra l’altro, si è introdoto, in modo indiscriminato, il bloco trienale dele progresioni stipendiali, con conseguenze di odiosa iniquità nei confronti dei più giovani, sopratuto ricercatori, titolari di tratamenti retributivi modesti, nonché del personale tecnico-aministrativo, e con l’ulteriore, paradosale efeto di neutralizare i mecanismi premiali, voluti dalo steso ministro Gelmini, con il precedente decreto-lege n. Ma il prezo più gravoso del ritardo è di ordine sistemico: da tempo, le università regionali vengono solecitate a lavorare in otica di integrazione reciproca ed è ciò che gli Atenei di Trieste e di Udine stano facendo, con realizazioni – l’ultima dele quali segnata dala mesa in comune dei rispetivi sistemi bibliotecari – portate a compimento senza nepure atendere interventi incentivanti dal’alto. In termini non disimili, il tema del’eventuale trasferimento dele competenze in materia di università dalo Stato ala Regione, nel quadro del proceso di atuazione del federalismo fiscale, aviato dopo il varo del nuovo titolo quinto dela Costituzione, si è afaciato al dibatito politico dele ultime setimane con il preocupante lesico del’operazione meramente contabile, disgiunta da un’asunzione di responsabilità politica su una materia di tale portata e da una conesa espresione di strategia. Nei giorni scorsi, chi vi parla ha lanciato un forte alarme sugli organi di stampa, per ciò che concerne i rischi di paralisi cui questo Ateneo, come la magior parte di queli italiani, andrebe incontro, ove restasero imutati i tagli inferti al fondo di finanziamento statale, a opera dela lege n. Abiamo apreso, da ultimo, del’iniziativa del Governo, di inserire, nel cosideto maxiemendamento al disegno di lege di stabilità 201, uno stanziamento di circa un miliardo di euro, a integrazione del fondo di finanziamento ordinario per le università. Anzituto, non deve pasare inoservato come, per il second’ano, la corezione dei tagli giunga al’estrema vigilia del’esercizio su cui esi andrebero a incombere e, peraltro, nel tipico quadro di fluidità di ogni manovra finanziaria in itinere: ciò comporta, per le università, l’imposibilità di elaborare, con adeguata consapevoleza, i propri documenti di previsione e, quel che è pegio, di programare le proprie strategie, con quela gitata plurienale, che solo una congrua stabilità finanziaria può consentire. 13 e i coretivi che, mese dopo mese, si fano ogeto di spasmodica atesa, gli Atenei sono infati costreti a una programazione di corto respiro, trovandosi nel’obietiva imposibilità di intraprendere quele azioni di più ambizioso orizonte, che pure si imporebero, in una logica di competizione internazionale. Dunque, il nodo dele politiche che in Italia investono l’università è profondo ed esige che l’azione di governo sia spostata dal piano dela mera sopravivenza del sistema a quelo dela ridefinizione del’agenda di priorità per il Paese: il quale non è sprovisto di risorse, ma semai necesita di vedere queste ultime orientate secondo una ridefinita scala di valori e conseguenti priorità. È stato scrito, con cruda eficacia, che “l’istruzione è il capitolo più triste dela storia sociale italiana, un capitolo di penosa avanzata, d’indiferenza nazionale a un bisogno primario, di un ritardo presente” e, analogamente, che “poche cose in Italia hano bisogno più urgente di riforma che non l’istruzione secondaria e universitaria”.
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